LA CLASSE DI ESERCIZI DI BIOENERGETICA QUALE PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
di Maria Stallone Alborghetti
Introduzione
L’essere umano individuale e sociale ha una grande difficoltà ad integrare, nel suo stile di vita, l’abitudine giornaliera per la promozione della salute, con l’obiettivo di prevenire malattie psicofisiche e situazioni ambientali nocive.
Nel 1986 l’organizzazione mondiale per la salute (OMS) stilò “La Carta di Ottawa” per definirne un concetto internazionale: “La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è l’obiettivo del vivere. La salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personale e sociali, come pure le capacità fisiche. Quindi la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere”.
Il documento effettua un progetto creativo in cui individuo e ambiente riescono ad integrarsi dinamicamente in un sistema ecologico, energetico collettivo. Purtroppo a tutt’oggi questa sana visione sembra essere un’utopia.
Basti pensare allo stress che accumuliamo giorno per giorno seduti in macchina o ammassati nei mezzi pubblici, ai bambini con le spalle appesantite da zaini colmi di kili di libri, seduti in banchi niente affatto ergonomici, alle contrazioni muscolari e alle posture dannose che tutto questo procura, per chiedersi:
“ma come poter promuovere la salute ?”.
Se aggiungiamo a tutto ciò l’aria inquinata, i cibi contraffatti, le comunicazioni manipolative ingannevoli, provocanti emozioni negative represse o rimosse, abbiamo a sufficienza quanto serve per sentirsi impotenti di fronte a questa triste evidenza.
Entrare nel corpo, scaricare le tensioni, catturare tra le sensazioni agglomerate in noi fin dalla vita prenatale è compito della Bioenergetica, tecnica psicocorporea che attraverso il movimento aiuta ad aumentare le difese immunitarie, uniche sane salvaguardie per non soccombere in una realtà disumana e per potersi assumere la responsabilità della propria salute.
Mobilitando voce e corpo all’unisono, considerando anche la motricità delle dita dei piedi e del volto, gli esercizi delle classi di Bioenergetica permettono di approfondire il respiro in modo naturale con l’obiettivo di:
1) entrare in contatto con le proprie emozioni per trasformarle creativamente;
2) promuovere processi energetici e metabolici quali funzioni basilari della vita;
3) scaricare le tensioni accumulate e ricaricarsi di energia positiva;
4) aumentare l’autostima;
5) sentire il senso di appartenenza al gruppo per estenderlo nel mondo;
6) sentire le contrazioni muscolari per migliorare la postura corporea e la deambulazione.
Prendendo atto che la salute psicofisica è interdipendente con le percezioni emozionali e con fattori affettivi, ambientali, nutritivi e socioculturali, il ruolo delle emozioni è il principale motivo scatenante degli squilibri organici e psicologici.
La capacità di riadattarsi continuamente all’ambiente, di modulare le emozioni, di integrarle e gestirle secondo il principio di realtà interiore ed esteriore, rende l’individuo responsabile della propria salute malgrado tutti i fattori esterni dannosi.
L’essere umano in questa ottica non è più in balia del destino, dell’ambiente e dei medici, egli è attore, produttore e regista della propria vita, del proprio benessere fisico ed emotivo.
La padronanza della propria salute richiede un continuo contatto con le proprie sensazioni e contrazioni corporee, con il proprio respiro e battito cardiaco in connessione alle emozioni e i pensieri stimolati dall’ambiente.
Sentire che ciò “che accade nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa”(1) significa avere la cognizione dei propri bisogni e aspettative, del proprio respiro, del modo di camminare e della postura corporea per attuare una trasformazione creativa che rispetti i ritmi personali e collettivi.
Sono rari gli individui consapevoli che i malesseri organici e psicologici sono determinati anche dal modo di respirare, incedere e sedersi: “i piedi allargati verso l’esterno, le loro dita contratte, le ginocchia rigide, le spalle curve e il bacino retratto” fanno ridurre la respirazione ed irrigidire la mascella producendo danni alla vista, alla gola, alla colonna vertebrale, ai polmoni ed a tutti gli organi della digestione.
La restrizione del respiro in lunghi tempi provoca l’ansia e l’abbassamento delle difese immunitarie, conseguentemente gravi malattie organiche. Purtroppo i disagi posturali e respiratori si innescano fin dalla prima infanzia creando continui problemi psicofisici, comportamentali, familiari, scolastici e lavorativi.
Attraverso il movimento Bioenergetico si entra a contatto con tutte le difficoltà del proprio corpo, in una continua interazione con se stessi e con gli altri. L’energia che scaturisce si orienta spontaneamente verso un processo di crescita e di responsabilità della propria esistenza salubre e socializzante.
L’integrazione delle classi di esercizi di Bioenergetica nelle scuole, nelle università, negli uffici, nei centri anziani e nella preparazione al parto, è una vera fonte di prevenzione e promozione della salute.
L’esperienza psicocorporea Bioenergetica differisce da tutte le altre pratiche motorie, perché permette di entrare a contatto con le emozioni percettive e comportamentali esploranti il profondo senso del SE corporeo.
(1) A. e L. Lowen “Espressione ed integrazione del corpo in Bioenergetica” – Astrolabio Roma 1979.
Il concetto di radicamento (Grounding), messo a punto da A. Lowen, conduce le persone nella realtà interiore ed esteriore ampliando la possibilità di sviluppo attraverso l’autoconoscenza e il progresso delle risorse individuali rispettando i ritmi personali. Mente e corpo si integrano tra di loro esprimendo un comportamento proteso alla sintonia personale e collettiva.
La classe di esercizi Bioenergetici costituisce un investimento proficuo nel benessere familiare, lavorativo, scolastico e sociale.
Cos’è la classe di esercizi di Bioenergetica?
La classe di esercizi di Bioenergetica è un tempo ed uno spazio donato al benessere personale attraverso movimenti psicofisici che prendono in considerazione la totalità di un corpo vibrante, riduce lo stress, agevola l’ascolto delle sensazioni cenestesiche, delle emozioni, del respiro e dell’equilibrio posturale.
Gli esercizi Bioenergetici si definiscono psicofisici, poiché ogni espressione motoria studiata da Alexander Lowen prevede l’unità mente corpo.
L’essere umano è preso in considerazione nell’aspetto psicologico, nella postura corporea radicata (grounding), nella respirazione profonda, nell’anatomia del movimento di ogni segmento corporeo, scientificamente messi a punto per permettere l’armonia dei centri di energia vitale, il risveglio dei naturali potenziali di auto guarigione e l’espansione individuale.
Ogni motilità espressiva viene enfatizzata da suoni vocali spontanei che sgorgano dal proprio corpo, in sintonia con i movimenti; la voce promuove e recupera la respirazione profonda senza ricorrere alla mente che volitivamente pensa “inspiro……….espiro………….”, inoltre dà carica e significato all’azione corporea. E’ solo il corpo che muovendosi ed esprimendo vocalmente il suo sentire, ritrova il naturale respiro e il contatto con le emozioni del periodo ancestrale.
Grounding e Voce sono le caratteristiche fondamentali della Bioenergetica, le quali permettono la carica e la scarica dell’energia, nel giusto fluire della circolazione sanguigna, di tutti i flussi corporei e dell’acqua, senza provocare inversioni energetiche pericolose per l’equilibrio psicofisico personale. Il suono del corpo e la postura corporea differenziano la Bioenergetica da qualsiasi altra tecnica motoria (aerobica, yoga, balli latini americani, biodanza, talvolta denominati abusivamente come “terapie”),
Si denomina “Classe” e non “Gruppo” perché non sono le parole che raccontano e dinamizzano gli incontri attraverso rilevanti conflitti che cercano soluzioni verbali, ma è un corpo che si esprime nel movimento psicofisico, accompagnato da vocalizzi, il cui unico scopo è quello di percepire le tensioni che lentamente si sciolgono come neve al sole, di ammorbidire le asperità nel sentire le vibrazioni corporee e nel liberarsi dello stress accumulato.
Nella classe di esercizi di Bioenergetica le dinamiche intrinseche ad ogni gruppo, ora distruttive, ora creative e salutari, nello loro dualità si palesano e si risolvono solo nell’espressione motoria e vocale che all’unisono manifestano significativamente l’emozione che sgorga dal cuore con la genuina spontaneità del bambino.
La naturalezza dei movimenti e della voce non feriscono come quando si usano le parole, perché l’espressione non è il prodotto della mente razionale, ma è il libero spontaneo linguaggio del corpo che offre la catarsi giocosa di un’innocenza perduta, il cui unico scopo è quello di crescere gioiosamente vitali.
La classe di esercizi di Bioenergetica non è una psicoterapia, ma un valido aiuto, un sostegno per chi vuole liberarsi dallo stress dei giorni rutilanti; è uno spazio protetto, contenuto e adeguato.
Il bisogno psicofisico di liberarsi dalle tensioni accumulate può scaricarsi attraverso movimenti che permettono l’espressione della rabbia repressa, senza perdere i propri confini e senza sentirsi in colpa.
Ogni emozione espressa profondamente, vissuta nel corpo e nella mente, aiuta a lasciare andare il surplus di energia bloccata nelle contrazioni muscolari e nelle rigidità articolari donando sensazioni rigeneranti che aumentano il personale radicamento nella realtà esteriore ed interiore.
L’energia vitale e l’entusiasmo della vita aumentano visibilmente entrando a contatto con le percezioni sensoriali della pianta dei piedi (collassata o ben radicata), delle dita (aggrappate o rilassate), delle ginocchia (rigide o flessibili), delle anche, del bacino, del respiro (profondo o superficiale), della colonna vertebrale (contratta o flessibile), man mano con tutte le parti del corpo fino ad arrivare alla mascella, alla lingua, agli occhi ed al cuoio capelluto.
Il corpo nel far fluire in un’unica corrente continua (energia, acqua, circolazione sanguigna, flussi interstiziali, intercellulari e linfa vitale) inizia a sentire e conoscere come darsi gioia e salute.
La persona vibrante non si pensa più come immagine, ma sente l’unità, la totalità tra mente e corpo, l’intima percezione di trovare la porta per poter uscire da quella falsa percezione di se, aggrappata alle illusioni, al potere, allo status, alle opinioni precostituite, al credere che ogni accadimento appartenga al caso accidentale e mai alla partecipazione inconscia.
La comunicazione creativa tra mente e corpo, tra sensazioni e inconscio, permettono la sintonia musicale di “un’orchestrina interna” in cui la tenerezza del bambino, il gioco del fanciullo, il romanticismo dell’adolescente, l’avventura del giovane adulto e la responsabilità dell’adulto padrone degli eventi della vita, si armonizzano tra loro donando salute e bellezza interiore.
Quanto più sono chiare le percezioni del proprio corpo in tutti i suoi distretti, del contatto profondo con se stessi e con il terreno che sostiene, tanto più sono forti e profonde le radici della persona e le sue possibilità di espandersi secondo il principio di realtà personale, spazio temporale.
Quando Alexander Lowen parla di espansione sottolinea l’importanza di sentire i propri confini, quelli che riguardano, innanzi tutto, il rispetto del quantum di energie che abbiamo a disposizione, al fine di far vivere “l’orchestrina interiore” e mantenere la salute vibrante.
Solo se riconosciamo ad ogni orchestrale, interiore, il diritto di esistere nelle sue specifiche funzioni, riusciamo a mantenere il salutare equilibrio psicofisico. Se uno di essi si sente dimenticato il corpo fa sciopero, si ammala, il suo S.O.S ci fa scuotere, reclama il riconoscimento del bisogno profondo di far suonare in sintonia ogni componente “dell’orchestrina interiore”.
La musica del corpo va rispettata perché è ciò che ci offre salute e tanta energia vitale, essa può esprimersi in modo equilibrato solo se si è veramente grounding.
Grounding
Il primo obiettivo della Bioenergetica è il radicamento, definito da Alexander Lowen “grounding”, poiché è ciò che riesce a far sentire l’unità tra il corpo e la mente, l’integrazione tra la realtà interna e quella esterna.
Nella posizione grounding i piedi e le gambe hanno un contatto interattivo con la terra, per prendere energia, per scaricare le tensioni, per sentirsi sostenuti e mai traditi, poiché la terra è sempre lì e ovunque a nostra disposizione, poiché la terra è la realtà stabile, è la piattaforma dove si costruiscono le fondamenta della persona.
Stando in grounding l’apertura dei piedi è perpendicolare alle spalle oppure ai fianchi (se sono più larghi), gli alluci sono lievemente convergenti tra loro, per essere in linea con le ginocchia che a loro volta sono leggermente flesse, il bacino è lievemente retratto per agevolare il rilassamento della spina dorsale, la profondità del respiro, e del fluire dell’energia fino alle dita dei piedi.
Le ginocchia rigide provocano una forte contrazione dell’ano, della spina dorsale e della respirazione, non permettono il fluire dell’energia, del sangue e di tutti i flussi corporei, non danno un equilibrio stabile come contrariamente avviene quando le ginocchia sono flesse.
Il corpo, nella posizione grounding, si appropria di una postura solida e radicata nella terra e nella propria interiorità, si rende pronto all’espansione verso il cielo come i rami di un albero il cui tronco ha messo lunghe radici nel sottosuolo.
La terra offre un senso di sicurezza psicofisica stabile, il cielo dona l’energia universale di cui ci nutriamo attraverso il respiro.
Cielo e terra, padre e madre simbolici che nel dare il giusto orientamento nel mondo in cui si sta in piedi, nutrono ed aprono il varco alle percezioni sensoriali di tutte le parti del corpo.
Il principale scopo del grounding è la salute in un corpo vibrante con solide fondamenta, proprio per questo obiettivo ogni classe inizia con molti movimenti dei piedi, delle gambe, della respirazione e dell’orientamento nello spazio.
L’esercizio utile ad un buon radicamento è l’automassaggio della pianta piedi con un bastoncino cilindrico, per sentire dove sono le contrazioni corporee corrispondenti, per scioglierle e per radicarsi nella terra rilassati. Si procede poi con motilità protese a sciogliere le dita dei piedi ed a rendere forte e flessibile l’arco plantare.
Salendo verso l’alto si sciolgono le caviglie, le ginocchia, le anche e il bacino. I numerosi movimenti si alternano di volta in volta in modo creativo, tenendo sempre conto delle difficoltà e della crescita dei partecipanti.
Piccole vibrazioni che rendono le gambe e il bacino pieni di energia vitale si percepiscono e si notano dopo che i muscoli delle parti inferiori del corpo sono stati mobilitati e decontratti.
Gli esercizi per il busto, per le braccia e le mani, offrono l’opportunità di sentire l’armonia tra il basso e l’alto, tra la destra e la sinistra, tra la parte tenera del cuore e la parte dura della colonna vertebrale.
I numerosi movimenti degli arti superiori sono sempre espressi in sintonia con la parte inferiore; il grounding è continuamente presente in tutte le espressioni corporee, poiché è l’unica postura corporea, attentamente studiata da Alexander Lowen, che permette a tutte le libere espressioni motorie di mantenere i personali confini senza sovraccaricare di energia la testa.
Le espressioni motorie svolte in grounding permettono il libero fluire dei sentimenti che nascono dal cuore in una corrente continua con l’energia, il sangue e tutti i flussi corporei che scivolano fino alle dita dei piedi, nelle braccia, nel collo e nella testa, coinvolgendo labbra ed occhi. Dopo una classe la pelle del viso e gli occhi sono più luminosi, tutto il corpo estrinseca vitalità.
Voce e Respiro
La voce accompagna ogni movimento ed ogni postura in grounding per esprimere le emozioni, per approfondire la respirazione ed agevolare le vibrazioni. Respiro e vibrazioni attraversano le vertebre come dentro una canna di bambù, sciogliendo le eventuali contrazioni che man mano si rilassano per rendere la colonna vertebrale forte e flessibile.
A questo proposito voglio ricordare una paziente che era convinta di non riuscire mai a piegare in avanti la spina dorsale fino a toccare con le dita la terra, si curvò solo quando si decise a urlare forte tanti “NO” facendo flettere in su e in giù le caviglie e le ginocchia, ciò provocò in lei una lieta meraviglia tanto che esclamò “ma che miracolo!”.
Il corpo nell’esprimere ad alta voce tutti i “NO” che aveva introiettato e che non aveva mai manifestato durante tutta la sua vita, spontaneamente aveva approfondito la respirazione che ha sciolto tutte le contrazioni e i blocchi energetici, creando così spazi tra le vertebre per il libero fluire dell’energia corporea, dando luogo a piacevoli vibrazioni.
Carica, Scarica e Vibrazioni
La corrente continua dell’energia, della circolazione sanguigna, dell’acqua, di tutti i flussi corporei, interstiziali e intercellulari, nel caso descritto, hanno rilassato la colonna vertebrale promuovendo le vibrazioni e lasciando scaricare le energie stagnanti e caricare il corpo di energie positive.
Il flusso che scorre lungo la parte anteriore carica il cuore, gli occhi, le braccia e le mani dando origine all’amore ed alla creatività, il flusso che attraversa la parte posteriore carica la colonna vertebrale, le gambe, le braccia, gli occhi, dando origine alla collera.
L’incontro dei due flussi permette una sintesi positiva tra l’elemento tenero e l’elemento aggressivo che all’unisono conferiscono alla persona una espressione oculare e corporea viva, donante la capacità di raggiungere i propri obiettivi e di lasciarsi andare al piacere della vita, mantenendo sempre i propri confini.
La scarica del surplus di energia avviene verso la terra sciogliendo l’addome e tutte le contrazioni, facendo sentire la persona fiduciose di poter tenere sempre in sintonia la salute e la gioia di vivere, dando luogo a piccole vibrazioni in tutto il corpo.
Alcune persone, particolarmente rigide e congelate, per non sentire le emozioni, contraggono le vibrazioni, la carica e la scarica dell’energia, bloccando il percorso naturale dei flussi del corpo.
Il percorso della corrente continua dell’energia vitale è vissuto con molta paura, con un senso di vuoto allo stomaco, e con ansia, perciò s’irrigidiscono ancora di più autoprovocandosi dolori muscolari o contrazioni spasmodiche molto simili ad una crisi isterica, oppure il panico inconscio crea un’inversione di energia che anziché scaricarsi in terra sale verso la testa.
In questo caso interviene la preparazione scientifica del conduttore di classi di esercizi di Bioenergetica, il quale, riconoscendo le varie strutture caratteriali attraverso l’espressione corporea, farà in modo di prevenire l’eventuale disagio intervallando i movimenti con il bend-over oppure con posture adeguate all’ascolto interiore, posizione del sultano o fetale, grounding sdraiato o in piedi, con una mano sul cuore ed una mano sulla zona pelvica.
Il conduttore, durante il training, apprende come modulare l’andamento delle espressioni corporee seguendo i ritmi e le pulsazioni dei molteplici corpi che spontaneamente si muovono nello spazio.
Lentamente anche le persone più rigide e congelate sentiranno che la carica e la scarica, che i piccoli movimenti involontari creati dalle vibrazioni corporee, sono essenziali per l’organismo quanto per la psiche; che le vibrazioni non sono indice di debolezza, ma sono utili per rilassare le tensioni e per sentire la vitalità.
Bend-over
Le motilità in posizione eretta sono spesso alternate con il bend-over che si svolge flettendosi lentamente verso il basso, sentendo vertebra per vertebra fino ad appoggiarsi al suolo con tutti e 10 i polpastrelli delle mani, abbandonando il collo verso la terra e guardando dietro di se, mantenendo sempre le ginocchia flesse ed i piedi distanti paralleli ai propri fianchi e gli alluci convergenti tra loro.
Questa posizione agevola un senso di rilassamento, di auto protezione delle parti tenere ed allunga le vertebre della colonna vertebrale. La testa completamente abbandonata e l’appoggio del corpo sui piedi e sulle mani, consente un maggior flusso energetico ed un migliore radicamento tanto da agevolare piacevoli vibrazioni.
Dalla posizione bend-over si può decidere di risalire lentamente in grounding o di scendere verso la terra per eseguire esercizi in posizione seduta o sdraiata. In questo ultimo percorso dal bend-over si passa nella posizione del sultano.
Posizione del Sultano
Scendere verso la terra con le ginocchia flesse, appoggiare la fronte solo sulle dita delle mani, allargare i gomiti, rimanere a contatto con il battito cardiaco e la respirazione, per sentire il respiro che si prolunga verso i genitali e l’ano, lasciati aperti, rilassati e pulsatili, per percepire la schiena distesa, lo sterno ed il cuore completamente aperti e fiduciosi perché protetti da madre terra.
Il senso di abbandono verso il pavimento fa sentire la tenerezza e l’energia vibrante senza timore di perdersi in essa.
La posizione del sultano può essere seguita da molteplici attività motorie in posizione seduta o in ginocchio, oppure completamente sdraiati e aderenti alla terra con tutta la parte tenera del proprio corpo;
in posizione prona in ascolto del ritmo cardiaco, del respiro che nella sua profondità riesce a rilassare e sollevare il bacino passivamente; lo stomaco e gli intestini si dilatano e si restringono grazie ai movimenti involontari prodotti dall’inspirazione ed espirazione.
L’ascolto del proprio corpo in silenzio è un momento magico in cui si è soli con le intime pulsazioni che in sintonia con tutti i presenti alla classe creano un’unica energia vitale aggregante senza parole.
Colonna Vertebrale
Seguiranno esercizi supini particolarmente adatti per fortificare e rendere flessibile la colonna vertebrale quale struttura portante di tutto il corpo.
In molte persone si manifestano patologie della spina dorsale quali la scogliosi, la cifosi e la lordosi. Il danno non è soltanto estetico ma psicofisico, poiché la spina dorsale è direttamente collegata a tutti gli organi interni della testa, del collo e del tronco, coinvolgendo indirettamente occhi, mascella, braccia, mani, gambe e piedi.
Le deviazioni della colonna vertebrale producono la deformità del torace o dell’addome o entrambe con conseguenti affezioni degli organi ivi contenuti (polmoni, cuore e reni). Purtroppo queste malattie, essendo l’esito finale di forti blocchi emozionali intervenuti nei primi 5 anni di vita, sono anche l’origine di molte gravi difficoltà psicologiche.
La Bioenergetica, avendo chiara questa premessa, prende in considerazione la muscolatura del tronco, i sentimenti e le forti emozioni di dolore in esso contenuti.
Tutti gli organi interni che vivono nel busto e tutte le emozioni in essi connessi, si irradiano verso la testa, le spalle, le braccia e le mani.
Nella parte posteriore del tronco c’è la spina dorsale dove sono congelate tutte le forti emozioni di rabbia repressa dalla prima infanzia in poi, ciò ha prodotto una alterazione a livello muscolare. Il funzionamento anomalo dei muscoli paravertebrali influenza lo sviluppo della colonna, portandola ad assumere posture innaturali che influenzano negativamente la respirazione e la salute psicofisica.
In virtù di queste constatazioni, nella classe di bioenergetica si svolgono numerosi esercizi sdraiati per la colonna vertebrale, accompagnati da brevi espressioni vocali che manifestano l’antica rabbia incastonata nelle vertebre. I “NO”, i “BASTA”, i “VIA”, i “FUORI”, si sintonizzano ai movimenti, aiutano a scaricare il non espresso e il non vissuto per anni, con lo scopo di scongelare le emozioni rimosse e caricare il corpo di energia vitale.
L’energia, il sangue e tutti i flussi del corpo iniziano a fluire seguendo la corrente continua della circolazione sanguigna, la persona distesa sul materasso o sul pavimento sente il giusto sostegno dalla terra e dalla posizione grounding da sdraiati, le ginocchia sono flesse, gli alluci sono lievemente convergenti tra loro, aperti quanto la larghezza dei propri fianchi, per dare rilassatezza ai genitali, all’ano, alle vertebre e alla profondità del respiro.
Nei movimenti si pone molta attenzione alle articolazioni della cervicale e lombo sacrale poiché sono il punto d’incontro tra forze opposte: la gravità che viene dall’alto (doveri, pressioni autoritarie e sensi di colpa) e il piacere che viene dal basso (gioco, avventure e orgasmo). Il conflitto tra l’alto ed il basso, misconosciuto, rimuove la rabbia, il dolore, la paura, la vergogna e il bisogno d’amore e si converte in patologie della spina dorsale, della cervicale, del desiderio sessuale, dell’equilibrio psicologico e in molteplici malattie organiche dell’infanzia, dell’adolescenza, dell’età adulta e della senilità.
Il movimento bioenergetico permette di sentire ed esprimere i propri reali disagi interiori durante la condivisione corporea nella classe.
Gli esercizi aiutano ad eliminare la scissione tra sintomo ed emozione, tra l’alto ed il basso, creando un’unità corporea dove si sente la luce del giorno dal diaframma alla testa e la luce della notte dal bacino ai piedi. Sole e luna, nella loro reciprocità altalenante appartengono all’equilibrio dell’universo che si perpetua nell’essere umano. Questo equilibrio nella sua perenne dualità manifesta l’essenza del bene, del male, della calma e della furia.
Le espressioni motorie protese a liberare le vertebre dall’antica rabbia repressa, sono sempre seguite da stretching individuali o in coppia, per accrescere la tonicità dei muscoli, per creare stati di rilassamento e per aprire le contrazioni cocso-femorali.
Stretching
Lo stretching è indispensabile per allungare i muscoli e i tendini, al fine di lasciare spazio sufficiente tra una vertebra e l’altra, per la flessibilità articolare e per il fluire dell’energia e di tutti i flussi del corpo.
Quando si accorciano i muscoli e i tendini, le vertebre e tutte le giunture articolari non hanno spazio tra loro, sono costrette ad incastonarsi e restringersi, provocando attriti che in lunghi tempi danno luogo a patologie a carico delle ossa e degli organi ivi connessi.
Il sintomo è un S.O.S. corporeo che ci dice che stiamo facendo qualcosa di errato, va ascoltato attentamente per aiutarci a trovare la strada giusta per la nostra salute.
Lo stretching in coppia aiuta a sciogliere le tensioni, le rigidità e i blocchi energetici in modo gradevole.
Il contatto dei piedi o delle gambe o della colonna vertebrale crea uno scambio di calore corporeo e di energia che agevola senza sforzo gli allungamenti delle vertebre della colonna e delle gambe, promuove il fluire di tutti i flussi, del sangue e dell’energia.
L’aumento della comunicazione positiva tra corpi interagenti tra loro, scioglie le rigidità dove sono incastonate le antiche emozioni rimosse convertite in sintomi, rende l’organismo sano e vibrante.
Il forte stress nella zona lombo sacrale e cervicale si manifesta in seguito al conflitto rimosso, tra desiderio, che corrisponde alle regole formali del collettivo e bisogni personali; con lo stretching in coppia, la dualità tra forze inconscie trova una soluzione salutare.
Espressione della rabbia
Il lavoro corporeo Bioenergetico a differenza di altre tecniche motorie utilizza la manifestazione della rabbia e della risata col corpo e con la voce, poiché si è constatato che i disagi psicofisici che si manifestano in qualsiasi età sono la manifestazione sintetica di emozioni congelate nel corpo.
L’impoverimento delle espressioni emotive a volta può disturbare il movimento spontaneo.
Nel nostro corpo rimangono i segni delle emozioni infantili represse che hanno generato una serie di blocchi che impediscono il fluire liberamente dell’energia.
Scopo delle espressioni corporee aggressive è quello di far bloccare le stasi di energia per ristabilire il flusso della propria vitalità in armonia con se stessi e il sociale.
Le rabbie morte, le paure sepolte, le emozioni represse, attraverso espressioni motorie aggressive si manifestano stabilendo una efficace catarsi tra il passato e il presente; si sciolgono i blocchi energetici che avevano paralizzato il movimento e l’autoaffermazione, danneggiando la salute.
La rabbia rimossa nell’inconscio e nelle stasi di energia che si traduce in sintomi organici o psicologici, trova uno scarico in una situazione protetta e contenuta dal conduttore della classe e dalla postura corporea grounding (in posizione eretta o sdraiata).
Il grounding, la respirazione, la voce ed i movimenti corporei scientificamente studiati, permettono l’espressione di rabbia, di dolore o di autoaffermazione, senza perdere i personali confini, senza entrare in uno stato di isteria o di eccessiva eccitazione dovute ad una inversione di energia.
Il senso di colpa, il sovraccarico di energia nella testa e le interazioni distruttive col prossimo sono saggiamente contenute dalla postura. La posizione grounding accompagnata da una parola capace di esprimere, sinteticamente, l’emozione personale consente l’incontro tra energia posteriore (aggressiva) ed energia anteriore (tenera), aprendo così il cuore all’amore.
La combinazione tra azione fisica e parola concentrano il sentimento emozionale. I sentimenti teneri in armonia con i bisogni personali, adeguati al principio di realtà, proteggono e mantengono l’integrità psicofisica dell’organismo dove regna la pulsione di vita, di amore, rispetto e solidarietà.
Bacino
Gli esercizi per la colonna vertebrale sono alternati con quelli del bacino e della rabbia per sbloccare le stasi di energia della zona pelvica la cui immobilità è causa di difficoltà di natura sessuale, lavorativa e di gioia di vivere.
I movimenti del bacino si possono svolgere in posizione eretta, in ginocchio, in posizione supina e prona, individualmente o in coppia se si rende necessario il contrasto verbale o corporeo.
Ogni esercizio sia in posizione sdraiata che eretta tiene sempre presente le regole del grounding, la connessione tra l’alto ed il basso.
Il bacino vibrante apre le persone all’amore, alla conoscenza, al piacere della vita non solo sessuale ma nella totalità del proprio SE.
Seguono poi le attività Bioenergetiche per le braccia, mani, collo e volto.
Esercizi del volto
I movimenti della mimica facciale, pur essendo vissuti come qualcosa di ridicolo, sono d’enorme utilità per dare salute alla pelle, agli occhi, alle orecchie e ai denti, alimentano i pensieri positivi, mantengono attiva la memoria e l’intelligenza creativa, rilassano le vertebre cervicali, approfondiscono il respiro in modo naturale. Permettono di sentire come ogni atteggiamento abituale delle labbra e degli occhi, nel sorridere e nel parlare, possono aumentare o diminuire le contrazioni a carico degli occhi, del naso, della gola, delle vertebre cervicale e del respiro, provocando numerose problematiche psicologiche o gravi patologia agli organi deputati.
Massaggio e rilassamento
Ogni classe si conclude con il massaggio o con il rilassamento corporeo, per percepire in modo selettivo ogni segmento corporeo in uno stato di passività, per sentire il piacere del contatto e della reciprocità.
Gli esercizi di rilassamento quali la visualizzazione dei colori per ogni piccola parte del corpo o il training autogeno, permettono uno stato di pace con il mondo interno ed esterno in un sentimento di vicinanza con i partecipanti alla classe.
Conclusione
Sentire l’energia corporea significa migliorare la salute e fare scelte spontaneamente salubri, morali e felici, perché la persona che fa Bioenergetica quotidianamente è ben radicata nel proprio corpo e lo sente sano e vibrante, pronto a dare e ricevere sostegno in una partecipazione empatica con la propria totalità e con il mondo.
Maria Stallone Alborghetti
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